martedì 18 ottobre 2011

BORGOROSSO ANCORA KO, MA LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL COMINCIA A VEDERSI

Ancora una sconfitta, la terza in quattro gare di campionato. Il 2-5 casalingo con l'Ipercarni è sicuramente un risultato pesante da digerire. Eppure il Borgorosso ha dimostrato di essere vivo. Con Mastrocicco e Manieri, ad oggi fuori dal progetto perchè non allineati alle direttive della guida tecnica (se torneranno in gruppo dipenderà solo dai loro atteggiamenti), mister Cesaretti ha dovuto rinunciare agli infortunati Carelli, Francia, Gaetani e Carloni, oltre a Bandiera e Spadaro indisponibili per motivi di lavoro e Coladonato vittima di un attacco febbrile. Formazione quindi rivoluzionata con Talocci tra i pali, Emanuele Cesaretti, Sbarzaglia, Luciano Cesaretti e Andrea Petrolo in difesa, Curti, Bellotti e Fanfoni a centrocampo, con Alessandro Fiori principale riferimento avanzato, sostenuto sugli esterni da Parri e Zuccari. I biancocelesti hanno avuto un discreto approccio alla gara, ma l'Ipercarni ha colpito alla prima occasione, dopo una decina di minuti, con Damian che ha approfittato anche di un rimpallo favorevole per battere Talocci da distanza ravvicinata. Subito lo svantaggio, il Borgorosso ha reclamato la concessione di un calcio di rigore, quando Curti è stato affrontato in maniera fin troppo energica a pochi passi da Procopio. Evidentemente, nel dubbio (ammesso che ce ne fosse), per gli arbitri è più semplice decidere contro la squadra organizzatrice del torneo e così Polidori non se l'è sentita di indicare il dischetto. Per i biancocelesti un film già visto e rivisto in questo avvio di stagione: colossale il rigore negato da R.Catena nella gara d'esordio con gli Associates Roma (sull'1-0 per il Borgorosso), almeno sospetto quello non assegnato da Drovandi alla 2a giornata contro l'Atletico Madrid, quando il punteggio era di 1-1. Proprio dagli undici metri, peraltro, il Borgorosso era stato raggiunto due settimane fa dai Gunners Edilgema. In quell' occasione però il rigore, concesso a cinque minuti dal termine per atterramento ai danni di Roberto Muzzi, era apparso solare. Che la sorte finora abbia voltato le spalle ai Buccaneers, già penalizzati da un calendario tutto in salita, lo si è capito ulteriormente ad una manciata di minuti dal riposo, quando sul punteggio di 0-2 un colpo di testa di A.Fiori ha centrato in pieno il palo alla destra del portiere. L.Cesaretti (uscito al 20' pt per il riacutizzarsi di un fastidio muscolare alla coscia destra) ha così disegnato nella ripresa una squadra tutta a trazione anteriore, passando dal 4-3-3 mascherato di inizio gara ad uno spregiudicato 4-2-3-1 con Giacinti, Fiori e Zuccari alle spalle di Villanucci. La squadra tuttavia si è allungata pericolosamente e l'Ipercarni ha colpito ancora, stavolta con Vitangeli su azione d'angolo. Quando la partita era ormai compromessa, il Borgorosso si è scrollato di dosso la propria insicurezza, determinata dalle frizioni interne e dagli scarsi risultati ottenuti. Villanucci (ottimo il suo impatto sulla gara) ha quindi regalato a Giacinti la palla del momentaneo 1-3, prima che il solito Damian riportasse gli ospiti a distanza di sicurezza con una giocata d'autore. Spettacolare anche la quinta rete dell'Ipercarni, firmata con un gran tiro al volo da Pappa. A quel punto poteva profilarsi un passivo ancor più pesante per il Borgorosso, che invece si è dannato l'anima nel tentativo di rendere la sconfitta meno umiliante. Villanucci, sempre lui, ha trovato la rete del 2-5. Poi Curti si è visto respingere un gran destro sul primo palo da Procopio, e nel finale Villanucci è stato fermato dall'assistente E.Amadei per un fuorigioco inesistente dopo un calcio di punizione astutamente battuto da Aglitti. Nonostante gli errori individuali e alcune lacune ancora evidenti dal punto di vista tattico, il Borgorosso ha insomma lottato fino all'ultimo, mostrandosi tutt'altro che arrendevole. La produzione offensiva è aumentata rispetto alle precedenti uscite (due gol, un palo, almeno altre tre nitide occasioni da rete), ma bisogna migliorare sul piano del palleggio e ridurre le distanze tra i reparti. Buono lo spirito di gruppo, con un plauso in particolare a Villanucci e Gattai. Entrambi sono entrati dalla panchina senza polemizzare per le recenti esclusioni, giocando su ottimi livelli e palesando una invidiabile condizione atletica. Da questi esempi bisogna ripartire, certi che arriveranno tempi migliori. In chiusura qualche battuta sull'Ipercarni. Era la quarta big che affrontavamo (peraltro si è presentata al gran completo, a differenza di quanto accaduto nella gara persa con il Radiotaxi 3570) e probabilmente si è rivelata quella più attrezzata, per organizzazione di gioco e individualità. Complimenti quindi al mister Fabio Fivizzani per il lavoro svolto sia sul campo che in sede di mercato.
Forza Borgorosso, guardiamo avanti rimboccandoci le maniche.
Mai mollare!

LE PAGELLE

TALOCCI 5.5 - Poco da fare sui gol.

E.CESARETTI 5.5 - Regge per un tempo. Naufraga quando viene spostato a sinistra, anche perchè lasciato in balìa di Damian.

SBARZAGLIA 6.5 - Ottimo rientro. Si vede che è ben allenato, ma ci mette anche una buona dose di concentrazione. Al centro della difesa tappa le falle fin che può. Chiude da terzino, proponendosi con disinvoltura in avanti.

L.CESARETTI 5.5 - In campo per una ventina di minuti, prima di arrendersi al riacutizzarsi di un vecchio fastidio muscolare. Non compie disastri, ma atleticamente fatica.

A.PETROLO 5.5 - Incerto e anche un po' sfortunato nell'azione del primo gol.

CURTI 6 - L'impressione è che sia frenato psicologicamente. In generale fa bene a giocare semplice, a volte però potrebbe osare di più. Inizia la partita come centrocampista intermedio di destra e sullo 0-1 reclama la concessione di un calcio di rigore. Dopo l'intervallo scala nel ruolo di terzino e nel finale, complice l'infortunio di Zuccari, viene utilizzato come esterno alto. Chiama Procopio ad un difficile intervento.

BELLOTTI 5.5 - Funge da schermo davanti alla difesa. Si batte con la consueta generosità, ma sbaglia parecchio in fase di appoggio. Nella ripresa viene schierato come difensore centrale. Tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca.

FANFONI 5.5 - Parte benino con geometrie ed intraprendenza. Smarrisce convinzione strada facendo.

PARRI 5.5 - Non proprio a suo agio come ala tornante di destra. Avrebbe una buona chance nel primo tempo, ma calcia frettolosamente.

A.FIORI 7 - Quarant'anni e non sentirli. Un esempio per tutti. Umiltà, zero polemiche, massimo impegno. Colpisce un palo di testa sullo 0-2, lavora per la squadra e regala qualche cambio di gioco interessante.

ZUCCARI 6.5 - A corrente alternata, ma quando si accende gli avversari faticano a stargli dietro. Tecnicamente è di un'altra categoria. Esce con un occhio nero, a 10' dal termine, dopo uno scontro fortuito con Pomponi.

Subentrati

D'AMICO 5.5 - Entra in un momento delicato della partita e resta coinvolto nelle difficoltà generali del reparto difensivo. Si arrangia con un pizzico di mestiere, in fondo ad una giornata da stakanovista. Encomiabile la sua disponibilità al sacrificio.

VILLANUCCI 7.5 - Da applausi. Determinato e concreto, segna e fa segnare. Alle esclusioni non risponde con le parole, ma con i fatti. Ha mandato un grande segnale e con il senno di poi avrebbe meritato di giocare dall'inizio.

GIACINTI 7 - Ha voglia di spaccare le montagne e di recuperare il tempo perduto per l'infortunio. Come tutti, vorrebbe una squadra più lineare in fase di costruzione. A denti stretti continua a proporsi anche quando non viene coinvolto nella manovra. Segna il suo primo gol con la maglia del Borgorosso, sfruttando un assist di Villanucci.

AGLITTI 6.5 - Adatto a qualsiasi esigenza. Su di lui si può sempre contare.

GATTAI 7 - Come Villanucci. Ringhia sugli avversari. Cattura palloni e sprizza energia da tutti i pori.

POMPONI 6 - Un quarto d'ora di sportellate con gli avversari. In verità ne rifila una anche a Zuccari, che termina la sua gara in anticipo e con un occhio nero. E' un altro della vecchia guardia, uno sempre sul pezzo.

G.LATTANZIO 5.5 - Alla sua prima apparizione stagionale, dopo una lunga assenza. Soffre la disabitudine alle gare ufficiali.

IL MISTER LUCIANO CESARETTI 5 - Con coerenza va avanti per la sua strada, senza chiudere la porta a nessuno, ma infischiandosene dei nomi e dei curricula. A disagio Parri come esterno alto (in un ruolo non suo). L'esclusione di Villanucci dall'undici titolare, alla resa dei conti, si è rivelata un errore.

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