lunedì 13 dicembre 2010

CAMPIONATO D'ELITE, IL BORGOROSSO VOLA A -2 DALLA VETTA

Dopo il pesantissimo 7-1 rimediato all'esordio in casa del Radiotaxi 3570, nessuno avrebbe scommesso sul Borgorosso. Nessuno o quasi perchè, in fondo, lui in questa squadra ci ha sempre creduto. Lui è il factotum del Borgorosso, Luciano Cesaretti, allenatore e giocatore, capitano e magazziniere, un parafulmine per tutti. In estate agli amici più intimi aveva confidato di puntare al titolo. Previsione molto ottimistica, certo, eppure dopo un terzo di campionato i numeri iniziano ad essere confortanti. Battendo per 2-1 il Barca 1989 venerdi scorso, i buccaneers hanno raggiunto la terza posizione in classifica, in condominio con l'Ipercarni e a due sole lunghezze dalla vetta. Il gruppo appare granitico, tutti remano nella stessa direzione e con il passare delle settimane cresce la consapevolezza di poter ambire a qualcosa di importante. Contro il Barca 1989, il Borgorosso non ha giocato una gara spettacolare, ma è stato costantemente sul pezzo. Squadra corta ed organizzata, modellata sul 4-3-3 fino al 2-0, quando per gestire al meglio il doppio vantaggio si è passati al 4-4-2. Andrea Mastrocicco davanti non perde un colpo: 14 gol in nove giornate, 15 considerando anche i due turni di coppa Italia. Un cecchino vero e proprio, quello che mancava lo scorso anno, ma soprattutto un autentico leader, in grado di trascinare i compagni e di guidarli in perfetta sintonia con il mister, spiegando schemi e movimenti con l'ausilio della sua ormai famosissima lavagna. Ad aprire varchi per "Mastro" venerdi scorso sono stati i vari Mauro Cesaretti (all'esordio stagionale e reduce da una seduta di allenamento a poche ore dalla partita), Pomponi e Villanucci, tutti encomiabili per disponibilità e spirito di sacrificio. Il centrocampo, imperniato su Proja (il metronomo) e Parri (il motorino), dà ampie garanzie e anche la difesa, dopo gli imbarazzi palesati nelle prime uscite, sembra finalmente affidabile. Carelli tra i pali è una sicurezza e lo dimostra la parata salvarisultato con il Barca, ma ogni elemento della rosa sta dando il suo contributo. Un discorso a parte merita il direttore tecnico, Michele Mastrocicco, 62 anni di saggezza e buon senso. Con lui in panchina, Luciano Cesaretti può anche giocare senza l'assillo della gestione dei cambi. Il Borgorosso, insomma, cresce sotto ogni aspetto.

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